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Strategie Integrative nella Gestione dello Stress Animale Durante il Periodo Natalizio

Il periodo natalizio rappresenta un insieme di stimoli atipici rispetto all’ambiente abituale dell’animale, capaci di innescare risposte neurofisiologiche di stress. Cambiamenti nella routine, viaggi, permanenza in pensioni e, soprattutto, l’esposizione a stimoli sonori ad alta intensità come i fuochi d’artificio attivano meccanismi neuroendocrini associati alla paura, generando quadri che variano da una lieve agitazione fino a reazioni di panico.


La risposta al rumore intenso coinvolge l’attivazione dell’asse ipotalamo–ipofisi–surrene (HPA) e del sistema nervoso simpatico, entrambi direttamente correlati all’elaborazione di stimoli minacciosi. Negli animali sensibili si osservano tachicardia, iperventilazione, tremori, salivazione, vocalizzazioni e comportamenti di fuga. Quando lo stimolo avviene in un contesto di cambiamento ambientale o in assenza dei tutori, la vulnerabilità emotiva tende ad aumentare a causa della perdita dei riferimenti di sicurezza e prevedibilità.


Nella medicina veterinaria olistica, questa risposta viene interpretata all’interno di un modello multifattoriale che include aspetti fisici, comportamentali, emozionali e bioenergetici. Valutazioni preventive del temperamento, della sensibilità pregressa ai rumori, della presenza di comorbidità — in particolare cardiopatie, nefropatie, disturbi endocrini e disturbi d’ansia — oltre alle condizioni ambientali, sono fondamentali per determinare l’intensità dell’intervento necessario.


Tra i nutraceutici che prediligo, sottolineo la L-teanina, un composto bioattivo del Camellia sinensis. Gli studi dimostrano la sua capacità di modulare l’attività delle onde alfa cerebrali e influenzare la neurotrasmissione glutamatergica e GABAergica, promuovendo uno stato di rilassamento senza sedazione. Nonostante la sua azione sia relativamente rapida, presenta anche un effetto cumulativo, motivo per cui la somministrazione preventiva, iniziata settimane prima degli stimoli stressanti, risulta più efficace.


La Passiflora, ampiamente studiata in fitoterapia, esercita un effetto ansiolitico lieve-moderato, legato all’interazione con i recettori GABA e alla modulazione del tono autonomico. La Valeriana, invece, possiede un’azione più marcata, indicata per soggetti con ipereccitabilità neurovegetativa e per situazioni in cui l’espressione somatica dello stress è particolarmente evidente.


La alfa-casozepina, un peptide derivato dall’idrolisi della caseina, agisce come modulatore dei recettori GABAᴀ e offre attività ansiolitica senza indurre sedazione profonda, evitando rischi di dipendenza o alterazioni comportamentali indesiderate. È uno dei composti con il miglior profilo di sicurezza nel contesto integrativo della gestione dell’ansia indotta da rumore.


Nel campo delle essenze vibrazionali, sia i Fiori di Bach sia i rimedi floreali quantici vengono utilizzati come moduladores di pattern emotivi reattivi. Walnut, ad esempio, facilita l’adattamento ai cambiamenti ambientali, riducendo la vulnerabilità agli stimoli nuovi. Rock Rose e Cherry Plum sono tradizionalmente impiegati in casi di panico intenso, perdita temporanea di controllo emozionale e stati di ipereccitazione. Il Rescue Remedy, inoltre, è utile nei momenti critici per favorire un rapido ritorno allo stato di equilibrio. Nonostante la loro natura sottile, tali essenze sono spesso integrate nei protocolli per la loro capacità di modulare stati emotivi transitori, soprattutto quando combinate con altre terapie.


La medicina omeopatica veterinaria opera secondo il principio della similitudine e richiede una valutazione approfondita del pattern comportamentale dell’animale, considerando non solo la reazione al rumore o alle modifiche ambientali, ma anche la modalità specifica con cui questa reazione si manifesta. La scelta del rimedio dipende dalla totalità sintomatica, che include segni fisici, comportamentali ed emozionali. Quando prescritta correttamente e con adeguata antecedenza, può modulare la risposta neuro-emozionale e aumentare la resilienza di fronte agli stimoli scatenanti.


Anche il Reiki è frequentemente utilizzato come terapia complementare, grazie alla sua capacità di indurre stati profondi di rilassamento e ridurre pattern di ipereccitazione del sistema nervoso autonomo. Le sedute eseguite nei giorni che precedono il periodo festivo favoriscono l’equilibrio energetico e contribuiscono a una risposta meno intensa agli stressor ambientali. L’applicazione di Reiki anche al tutore è rilevante, poiché la sincronia emotiva tra animale e referente umano è un fattore riconosciuto nella modulazione comportamentale.


L’efficacia della gestione integrativa dipende dalla combinazione appropriata degli interventi, sempre sotto la guida di un medico veterinario esperto. Fitoterapici e nutraceutici possono interagire con i farmaci convenzionali; per questo motivo la supervisione professionale è indispensabile, soprattutto in animali geriátrici o affetti da patologie croniche.


La gestione dello stress durante il periodo festivo non si limita a contenere reazioni puntuali ai fuochi d’artificio, ma integra valutazione comportamentale, supporto neuroemozionale e strategie preventive. L’unione di nutraceutici, fitoterapici, omeopatia, rimedi floreali e terapie energetiche all’interno di un piano strutturato amplia la capacità di resilienza dell’animale e favorisce un equilibrio più stabile e duraturo.


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