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Riflessioni sull’Omeopatia Veterinaria: Scienza, Formazione e Nuove Prospettive nella Cura Integrata degli Animali

L’omeopatia mira a trattare l’individuo nella sua totalità - corpo, mente ed emozioni. In medicina veterinaria, questo approccio sta guadagnando sempre più spazio, soprattutto grazie all’interesse crescente dei compagni umani e delle famiglie con animali, che cercano terapie naturali, sicure e integrate per i loro amici a quattro zampe.


Nonostante il crescente interesse dei padroni, l’omeopatia veterinaria affronta ancora sfide importanti in ambito accademico. Uno studio condotto da Coelho, Minami e Balbueno (2022) ha mostrato che, tra le 70 facoltà di medicina veterinaria dello stato di San Paolo (Brasile), solo quattro offrono la disciplina di omeopatia, pari a meno del 6% del totale. In molte università, questa specialità è addirittura contrastata, riflettendo ignoranza e mancanza di interesse da parte di alcuni docenti. Di conseguenza, la maggior parte dei futuri veterinari si laurea senza alcuna conoscenza dell’omeopatia, una specialità medica ufficialmente riconosciuta dal Consiglio Federale di Medicina Veterinaria (CFMV) dal 1995, con la Risoluzione n. 625/95 - il che limita la diffusione di pratiche basate sull’individualità e sull’equilibrio energetico degli animali.


Nonostante questa lacuna formativa, la produzione scientifica nel settore è in crescita. Studi nazionali e internazionali riportano risultati promettenti in diverse specie e condizioni cliniche, tra cui insufficienza cardiaca lieve nei cani (Balbueno et al., 2020), infezioni urinarie sperimentali (Coelho et al., 2017), controllo del dolore post-operatorio (Travagin et al., 2021) e trattamento della pododermatite nei pinguini di Magellano (Narita et al., 2021).


Inoltre, revisioni critiche come quelle di Lees et al. (2016, 2017) analizzano le sfide metodologiche nella valutazione dell’efficacia delle terapie omeopatiche, sottolineando l’importanza di studi ben progettati e riproducibili. Anche quando i meccanismi d’azione non sono pienamente spiegati nei parametri della farmacologia classica, gli autori riconoscono che l’omeopatia suscita un interesse crescente tra veterinari e proprietari, soprattutto in contesti di efficacia clinica percepita, ovvero nel beneficio osservato nella pratica quotidiana.


Questo dialogo tra medicina basata sulle evidenze e terapie integrate è fondamentale non solo per l’omeopatia, ma anche per altre pratiche complementari come il Reiki. Il concetto di medicina integrativa, descritto da Boon et al. (2004), propone un approccio centrato sul paziente (animale o umano), focalizzato sulla prevenzione, sul benessere e sulla collaborazione tra professionista e proprietario. Così, l’omeopatia smette di essere vista come un’alternativa alla medicina convenzionale e diventa parte di una cura più completa e rispettosa.


Anche a livello globale, l’uso dell’omeopatia veterinaria continua a crescere. Il mercato dei prodotti omeopatici per animali domestici cresce a un ritmo stimato tra il 5% e il 7% annuo, spinto dalla domanda di opzioni terapeutiche naturali, sostenibili e a basso rischio. Ciò riflette una trasformazione culturale più ampia: gli animali non sono più considerati proprietà, ma membri della famiglia multispecie.


Insegnare, ricercare e praticare l’omeopatia con rigore scientifico e impegno etico significa investire nel futuro della medicina veterinaria - una medicina integrata, responsabile e orientata al benessere animale.


Riferimenti:

  1. BALBUENO, M. C. S.; PEIXOTO JÚNIOR, K.; COELHO, C. P. Evaluation of the efficacy of Crataegus oxyacantha in dogs with early-stage heart failure. Homeopathy, v. 109, n. 4, p. 224–229, 2020.

  2. BOON, H. et al. Integrative healthcare: arriving at a working definition. Alternative Therapies in Health and Medicine, v. 10, n. 5, p. 48–56, 2004.

  3. COELHO, C. P.; MINAMI, R. A.; BALBUENO, M. C. S. Homeopatia nas universidades de medicina veterinária no estado de São Paulo, Brasil. Conjecturas, v. 22, n. 2, 2022. DOI: 10.53660/CONJ-906-I16.

  4. COELHO, C. P. et al. Homeopathic medicine Cantharis modulates uropathogenic E. coli (UPEC)-induced cystitis in susceptible mice. Cytokine, v. 92, p. 103–109, 2017.

  5. LEES, P.; CHAMBERS, D.; PELLIGAND, L.; TOUTAIN, P.-L.; WHITING, M.; WHITEHEAD, M. L. Comparison of veterinary drugs and veterinary homeopathy: Part 1. Veterinary Record, 2016. DOI: 10.1136/vr.104278.

  6. LEES, P.; CHAMBERS, D.; PELLIGAND, L.; TOUTAIN, P.-L.; WHITING, M.; WHITEHEAD, M. L. Comparison of veterinary drugs and veterinary homeopathy: Part 2. Veterinary Record, 2017. DOI: 10.1136/vr.104279.

  7. NARITA, F. B. et al. Homeopathic treatment of pododermatitis in Magellanic penguins (Spheniscus magellanicus). Homeopathy, v. 110, n. 1, p. 62–66, 2021.

  8. TRAVAGIN, D.; BALBUENO, M.; COELHO, C. P. Use of homeopathic Arnica montana 30cH for postoperative analgesia in female dogs undergoing elective ovariohysterectomy. Homeopathy, v. 110, n. 1, p. 72–78, 2021.

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